mercoledì 23 febbraio 2011

Igiene Montale

Caro Tenco




Una poesia per cena
una pioggia che racconta bugie agli ombrelli
e verità all'asfalto .
Un poeta che vanta una sua icona zodiacale
burattinaia di forme monumentali nel cielo .
Una pioggia che si fa neve
una neve che scende lenta
che racconta bugie all'asfalto
e verità alle pozzanghere .







I funerali del mio poeta





La bara venne portata lontano
fino all'oceano .
Giunsero,
e si misero a fissarlo muti
come in attesa .

Allora il mare sollevò contrariato più uno sputo
che un'onda,
che cadde
mostrando il punto :

e fu lì che lo seppellirono .








Il violoncello di Bianciardi




Io sono io
e lui porta una pistola
con la stessa naturalezza con cui indossa l'orologio
e in più sa, lui,
dove si trova il violoncello di Bianciardi
e io rido ;
la musica è il primo giardino che accolse l'autunno .
Come un bicchiere veste un sorso d'acqua
così io la baciai
mentre lui vagava
e Bianciardi guardò in direzione di Rapallo
e un soffio di mare, una bicicletta
tradussero una moto lontana .










BMW nero





Che pena leggere di un tale
uno scrittore
che prima di fare lo scrittore
( come proclama trionfante la breve nota biografica )
ha fatto di tutto :
idraulico, marinaio, cameriere, muratore, operaio, sguattero..........
Che pena capire che quello ora sarà il suo lavoro definitivo,
la routine,
che non potrà mai più diventare falegname,
corniciaio, becchino, prete, ferroviere, autista, fruttivendolo.......
e vederlo fare i soldi
trovare il modo comodo di campare .
" Nella vita ha fatto di tutto ...."
scrivono i redattori sul retro.......
ma dovrebbero invece dire
" Nella vita non farà più niente......"
perchè non si è mai sentito dire di un fabbro
" Prima di arrivare alla sua prima saldatura aveva fatto persino lo scrittore ...."
perchè lo scrittore ha un trono
è un Re, un Signore .

Per quanto mi riguarda la poesia è il mio mulo .
M'accompagnerà per tutta la vita .
Il suo sguardo malinconico pescherà sempre nel mio profondo .

Ora faccio l'operaio
costruisco macina-caffè da bar .
Un lavoro schifoso
un'autentica pena
come il BMW nero di Bukowski .

Ma che belli i suoi libri da " scrittore " !
" Nella vita aveva fatto di tutto "
scrivono sempre di lui .
BMW stava credo soltanto per :
Bukowski Marvellous Writer .









Miele dei morti





Millefiori ?
D'acacia ?
D'eucalipto ?
Allora di castagno,
d'arancio ?

No cara .
E' miele dei morti .

Arnie che ho eretto presso l'entrata del cimitero ;
solo a quei fiori le mie api si dirigono .

Di droga e di drogati
di soldi e di soldati
è quel viale .

Ne vuoi un barattolo ?









La mostra




La gente passa
guarda
e va .
Una ragazza dice che le ricordo Gauguin ;
lei invece non mi ricorda proprio niente .

Bezzone è seduto col suo cancro al fegato ,
si versa un bicchiere di vino .
Uno del pubblico dice che devo essere depresso :
mi sembra che lo sia anche Bezzone .
Gli hanno rapato la testa
ha perso 15 chili
e ha un pancione enorme .
Ogni tanto ci guardiamo ,
mi chiede se ho venduto qualcosa
" e tu ? " gli dico .

Quando sorride gli mancano dei denti
come se il sorriso
ritraendosi
ne trascinasse alcuni con sè :
un'onda lo fa coi sassi .
" No , neanche uno " mi risponde .
Poi fissa gli occhi su niente .

Quella che le ricordo Gauguin è tornata .
Dice che sono un vero artista :
le guardo le tette ,
mi saluta con un sorriso
e se ne va .

Io torno a sedermi davanti ai miei quadri :
aspetto quello che Bezzone sta aspettando .











Irene ha 11 anni




Pensava di non tagliarsi le vene
ma di accoltellarsi letteralmente un polso .

Fuori, nel buio, un cane abbaiava a qualcuno ;
anche se pareva non al suo corpo,
ma ai suoi pensieri .

Lei se n'era appena andata per sempre .
Aveva portato con sè la figlia e la bestiolina .
C'era ancora una sua pisciata lì, sopra il pavimento .

Quel cane però non aveva abbaiato quando era uscita .

Poi prese il coltello,
specchiò il suo volto nella lama
e penetrò la sua faccia nella propria carne .











Nonno Jarmuns



Io me lo immagino tuo nonno
immagino i suoi occhi e le sue mani
ombra di una carezza
che ora veste le ossa di questo buio .
Forse ricordi la voce di quell'uomo :
parlava marocchino ?
parlava italiano ?
Diceva " Anna "
e pensava " Bambina mia "
ti allacciava le scarpe come fosse curvo su dei fiori
ti guardava negli occhi per allacciarti i pensieri
s'alzava in piedi
e il divario tra il suo volto e il tuo era lo stesso
che precipitando copre una cascata .
Immagino tuo nonno
dev'essere stato un bellissimo uomo :
se n'è andato col tuo sguardo
e con la tua voce che ha riempito la sua
come dolce acqua piovana
nelle orme del primo amore .






Dama del Sagittario





M'ha appena inviato una sua poesia .
Cosa ne pensi ?, mi chiede un po' civettuola .
Alla prima occhiata abbaglia
alla seconda scalda
e alla terza consola
come il trascorso giornaliero del sole .

Ma è una bugia .
Sono versi mediocri .
Come dirglielo ?!

Era così triste mentre la scriveva .
Il treno su cui viaggiava attraversava le campagne e le valli,
il sole doveva sembrarle l'ultima cosa sopravvissuta nell'universo .

Sul finale fa poi apparire un uccellino che si fruga sotto un'ala e se ne vola via .
Cosa ne pensi ? Sono grave ?
Come un ottavino saldato a due metri di tubo idraulico !
le ho risposto .

Ma dov'è quando sono io ad aver bisogno di lei ?

Sparisce,
e un metro della sua terra
equivale a mille del mio cielo .

Vive insieme ad un cantante lirico
dice che scopano come dei matti
e che lui è mostruosamente profondo .
Solo il suo cognome è più complesso della mia intelligenza .

Quante volte ho detto basta
e l'ho maledetta ?!

Il suo ricordo è un clarinetto malamente doppiato da un flauto .










La moglie del signor Luigi





La moglie del signor Luigi si chiama Maria .
Operata di sette tumori
da quarant'anni vive di tè e grissini
ed è sottile come un grissino
La lingua come un filtro di tè colora
insaporisce ogni cucchiaiata di saliva che inghiotte .

E' proprio un mucchietto di ossa
mentre lava il suo pezzetto di pianerottolo
chiedendomi dei bambini
e io rido
quasi bollissi
come i suoi pentolini d'acqua sempre sul fuoco
tanto i suoi tè sono nell'aria .

Mi chiede del lavoro
ma mica sa che io lo odio
e non lo capisco,
che io ero un musicista
che scrivo poesie indifferenti come le sue stanze .
E a volte vorrei che me lo chiedesse :
" Corrado, come vanno le sue poesie ? "
Io riderei di sicuro
come alla domanda sui bambini,
bollirei
e lei ( insensibilmente ormai )
inghiottirebbe quel tè del mio disincanto .







La morte

La morte
un soffio rovente di vento che ti sfila accanto .
Un toro accecato sotto il sole
e ombre con la forza di uccelli che invitano a sognare
e tornare ogni sera ad innaffiare le impronte del toro .








Pamela




Con le sue enormi tette in bocca,
e mani che si agitavano mescolando il buio ,
rendendolo più dolce .

L'aspettavo in stazione a Voghera, a volte per ore .
Camminava lenta, con un sorriso rivolto solo a sè stessa .

La gente ci guardava ;
guardava le sue tette e la mia barba,
come due grassi uccelli
prima di posarsi sul loro nido .

Il corpo scarabocchiato in fretta,
di pelle nera, africana.

In qualche modo stavamo bene :
ci sono solo dei modi per stare bene !

Ma avevamo vent'anni .
lei si chiamava Pamela .










I piemontesi




Poveri noi
poveri piemontesi .
Perennemente precari
su quella buccia di banana gettata che è la Liguria .

Siamo gente fragile
non come i lombardi
poggiati saldamente su quel taglio di Grana che è la forma dell'Emilia .

Reggiamo la Val d'Aosta sopra di noi
come un vassoio
dove si serve la Francia,
quell'ubriacona !

Poveri noi
poveri piemontesi !









L'ubriacona




Stava alla cassa,
doveva pagarsi il vino .
56 centesimi che non possedeva,
ne aveva 55
ne dimostrava 80 .

Il cameriere era la cosa più idiota e razzista
e una signora sembrava imbarazzata
riponeva gli alimenti nella borsa come stesse preparando in fretta una valigia .

L'ubriacona raccontò di quella poca moneta che aveva,
la lasciai passare come desiderava
aveva fretta di sgolarsi il cartone .
Lasciò così il debito di un centesimo
che ancora brilla evaso nella notte

e venne il mio turno
di pagare quell'idiota .








" Mare Liguria "



Voglio andarmene
salire sopra un treno e via,
che la risposta a qualsiasi domanda diventi una sola :
il mare .

Mi manca la sua voce
le sue onde che cadono controverse
come in un'area di rigore .

Mi mancano i paesi della Liguria
che si somigliano un po' tutti quanti
e le onde :
il loro battito tiene in vita i sogni
come quello del cuore fa col corpo .
E io proprio l'altra notte sognai :
mi toglievano il sangue con la forza
ma poi con la sua voce
si fece sentire il mare
togliendo al mio cuore la fatica
forse per sempre
forse per poco........

e infine cominciò a piovere
quando anche il mare sembrò non aver più forze

e dal dischetto del sole
la morte
assegnò il suo calcio di rigore .







Morire insieme


No Signora
tu non morirai .
Cadono le stelle
ma tu non esprimi un desiderio .
Cade un foglia
e tu sogni
esprimi un desiderio
e il desiderio è che ne cada un'altra :
eccoti subito accontentata
e così desìderi e ottieni nientemeno che l'autunno
mentre da una stella cos'avresti avuto ?

Non piangere se pensi alla morte .
Cade una tua lacrima
ma io non esprimo un desiderio .
Cade una goccia di pioggia
e io sogno
esprimo un desiderio
e il desiderrio è che ne cada un'altra :
eccomi subito accontentato
e così desìdero e ottengo anchio il mio autunno
un autunno che scendendo abbraccia il tuo
quello delle tue foglie
una ad una
tra le mie gocce .









Poeti




Lo conoscevo di nome ,
non sapevo però dove abitasse .
C'era un tale che mi parlava spesso di lui
( uno che poi è morto ),
di che grande poeta fosse ;
e a lui faceva gli stessi discorsi ,
ma non c'eravamo mai incontrati .

E' venuto a cercarmi ieri sera
( mia moglie aveva appena versato il caffè ),
per delle lezioni di musica ,
di clarinetto, di saxofono ;
ha detto che è lo stesso ,
basta suonare .
Ha anche voluto leggere le mie cose :
" Tu in fabbrica sei sprecato "
ha sentenziato .
Gli ho sorrriso ,
l'ho sorpreso tre volte a spiarmi in mezzo alle gambe .

Uno giovane ,
molto vitale ,
bizzarro ,
e gran parlatore .
Sa tutto , legge tutto ;
un genio ridente uscito dal fumo della caffettiera .

Prima lezione stasera ,
qui in cucina
ore 21 .

Emissione del suono ,
diteggiatura ,
solfeggio .

Intanto asciugo gli ultimi piatti .
Mia moglie prepara il brodo e il bollito..............

si scontravano in mezzo al cielo come coltelli sfregati ,
poi scendevano
e uno di loro era il vincitore ;
la femmina usciva dal fiume odorosa di thè ,
dal tramonto che scorreva giù lungo i prati............

Respirazione diaframmatica ,
croste di olio fritto nella padella ,
metronomo e leggio.............

e i campi e i bambini non sapevano,
ma quello era l'amore .
Si divertivano a tirar sassi agli uccelli che schizzavano via tra i rami
seguendo il fiume, e urlando
a costringerlo negli argini ................

Dalla nebbia alla finestra è sbucato fuori un nuovo volto :
l'amministratore , con in mano una lettera :
mi chiuderanno il gas .
E' uscito dal camino ?!
" Spaviero , porca troia ,
qua ci sono sempre delle brutte facce !!!
Non mi piace questo andazzo .
Cerchi di darsi una regolata, per Dio !!! "

Mia moglie gli ha dato i soldi del gas ,
gli ha sorriso ,
e quello se n'è andato .

Poi è sparita ad aprirsi l'acqua calda nella vasca .
Dice che è troppo nervosa ,
ha bisogno di farsi un bagno .

" Apri la finestra ! ! "
le ho urlato ,
" E chiudi la porta ! ! "

Poi il citofono è suonato .








Questa no




I giorni passano sui vetri delle auto .
Il citofono gracchia sul suo filo
qualcuno sale per le scale
bussa alla tua porta.
Lo fai accomodare,
gli offri thè cinese,
foglie amaranto tutte accartocciate ;
nella cottura si aprono, si dispiegano .
La strana margherita della bocca del fornello è fiorita,
erompe dalla natura di tutti i suoi petali celesti .

" Ti ricordi ? ",
e rievoca nei particolari,che adesso si son fatti divertenti
mentre all'epoca erano solo normali,
( come se il tempo avesse terminato la sua barzelletta nel finale dei racconti appena evocati ),
vicende di giorni lontani,
di cose perdute .
" Non vorrai mica vuotartene un altro ? "

" Perchè no ? " rispondo .
( Tornavo dai funerali di Luca..........
Il Duomo era gremito.
Lei mi bisbigliava alle orecchie .
Volevo proteggerla dalla ressa,
innaffiare per lei le radici delle panchine di legno del nostro giardino ) .

Ma che noia questo !!
Ogni sbadiglio è un soffio alla vela, alla vita .
L'oscurità ha i suoi suggeritori nella buca dei tombini .
Dove sarai mai adesso ?
Sei una mela ?
E così stupida da rimirarti nella lama di un coltello ?!

La domenica andavamo al mare
ma lo guardavamo con le mani in tasca,
non lo capivamo ;
pesci di un altro mondo
stavamo malapena a galla in entrambi .










Un anno e mezzo




Ho appena detto a mio figlio di non toccare i fiori ;
che si rompono e perdono i petali,
e m'è venuto in mente che scrivendo,
scrivendo ho pensato
che la poesia maldestramente si tocca,
la poesia che tutta si sfoglia.
E ho pensato che un lettore,
un lettore passa poi come una scopa,
la scopa che ora mia moglie impugna,
e che io e il bambino guardiamo,
ma per poco
perchè gli devo subito dire di non toccare l'ombrello,
l'ombrello che lui vorrebbe io aprissi per poi mettercisi sotto
seduti sul gradino a far finta che piove
e ridere di nascosto
perchè la mamma dice
" Lo so che sei li sotto ! "

" Lo so che sei li sotto !
ha detto una formica al suo piccolo
nascosto sotto un petalo
un attimo prima che la scopa passasse .








Che film era ?




Come sangue che esca da un corpo
quel film perdeva musica .
Uscii,
andandomi a infilare dentro un bar
dritto al cesso,
ma con la storditezza di un violinista
che facendo il suo ingresso in buca vada a sedersi sulla sedia del primo fagotto .
Quando il legittimo proprietario arrivò
mi feci da parte .

Fuori faceva un freddo cane .
L'auto era infondo alla via .










Confusione




Seduto sul cesso alle 5 di mattina ,
la finestra spalancata
e una piantina di fiori rosa sul davanzale ,
i quali hanno certamente un nome
ma non so darglielo ;
e un piccolo insetto blu che risale una sua foglia ,
anche lui con un nome
un nome che non conosco ;
e alberi giostranti un concerto d'uccelli ,
uccelli di cui non so niente ,
solo che cantano ;
e auto che già si muovono lontano ,
dove , non saprei .
M'accendo la pipa
ma non tira :
Mi servirebbe un attrezzo per pulirla ,
non so che cosa ,
e resto lì cinque minuti
o forse sei, non so,
a fissarla .
Poi tiro l'acqua
e torno a letto .
Mia moglie m'ha sentito ,
mi chiede che ore sono :
" saran le cinque e mezza " .
Mi volto dall'altra parte ,
mi sistemo appena .
Guardo un attimo il muro ;
il campanile in piazza suona le 10 .










Le mie vacanze




Io vado piano in macchina .
Puntualmente succede che qualcuno mi s'incolli dietro
per diversi motivi non riuscendo a sorpassarmi .
Così procediamo appiccicati per un lungo pezzo l'uno all'altro,
con lui che sembra la mia roulotte
e io un tipo sempre in vacanza .

Ma al primo rettilineo sgombro eccoli sfrecciare via .
Resto momentaneamente solo
scruto lo specchietto retrovisore con un'assurda speranza .
E invece, al solito, arriva un'altra auto,
e poi un'altra ancora .

Ma è questo il vero motivo per cui vado piano in macchina :
le vacanze .
Un giorno non saran più auto vogliose di disfarsi di me .
Oh no .
Dal retrovisore giungerà silenziosa la mia roulotte nera,
per non lasciarmi mai più .

E allora attenzione
sopra a quale auto salirete
in un futuro
avventuroso
spensierato
incurante giorno
in cui farete l'autostop .









L'esiliato




Io non sono un poeta .
La poesia è un sistema
come il fascismo
o la democrazia .

Non sono un poeta
sono un esiliato di un regime poetico .











L'uovo e la gallina



E' nato prima l'uovo
o la gallina ?

Penso sia nata prima la fame ,
poi la padella
e poi io
che correvo dietro una gallina
credendola donna .









Nient'altro che due stupide chiacchere





Ho appena lavato i piatti,
appena finito una sigaretta.
Seduto in cucina
la luce della finestra mi taglia di tre quarti :
finisce come un braccio
infilato nella parte sbagliata di un maglione.
Finisce dritta in ingresso.

M'accendo un'altra sigaretta.
La commessa della tabaccheria non sospetta nulla del mio amore ;
mi vende i pacchetti con noncuranza.
Allo stesso modo quella fata di farmacista mi porge i medicinali.
Mi uccidono, mi curano........
l'indifferenza è la stessa.

Adesso la casa è un pensatoio silenzioso .
Penso alle donne .
Fermarsi a fianco di alcune è come parcheggiare sempre in doppia fila.
Ragazze matte
stordite nell'anima
fatte per portarti dritto all'inferno :
e cominciavano a bussarci coi tacchi
non appena iniziavi a seguirle.

Mi vuoto un goccio di Fernet :
( mi ricorda l'alito dei vecchi al bar quand'ero ragazzino) .
Rileggo e rivedo alcune delle mie poesie.
Avete mai provato a mandarle a un'agenzia
una di quelle che si propongono per correggere e arrangiare i testi inviati
in modo da renderli vendibili,
plasmando i tic tipici dell'esordiente ?
i tictipici
tictipici
tictipici
tictipici.......
questo ad esempio è un tictipico .

Adesso sono stanco .
Spengo la sigaretta.
Bevo l'ultimo goccio di Fernet.

Lavo il bicchiere .









Tre storie in tre ristoranti



Max Galia urlò d'essere imbottito d'esplosivo,
di voler farsi saltare in aria .
Ma era tutto falso .
Lo fece per attirare su di sè l'attenzione,
non riusciva a pubblicare il proprio romanzo .
Successe a Sanremo,
gente che fuggiva in ogni direzione .
La storia finì sui giornali, forse in tv
e dopo il fatto un editore finalmente s'offerse .

Abdel Kamir urlò d'aver nello zaino a tracolla
il manoscritto della sua ultima raccolta di racconti blasfemi .
Di lì a poco sarebbe stato sugli scaffali delle librerie,
ma era tutto falso,
lo fece per attirare su di sè l'attenzione
perchè non riusciva a dar sbocco al suo desiderio di martirio .
Successe a Baghdad,
fedeli che strappavano furiosi quelle pagine .
Finì in televisione
e dopo il fatto
un'associazione terrorista lo accettò volentieri .

Corrado Spaviero sbraitò ubriaco al cameriere napoletano
se fosse pronta o meno la sua frittata di spaghetti .
La risposta fu si,
ma era tutto falso .
Lo disse perchè conosceva bene Spaviero
sapeva della sua disperazione alcolica
della sua frustrazione poetica .
Successe a Voghera .
Un noto cronista locale s'alzò inorridito dal proprio tavolo,
e dopo mezz'ora il cameriere finalmente arrivò .
Aveva un'espressione imbarazzata :
tra le mani stringeva una frittata di farina e cipolle .






Del la



Ascolta amica mia :
tu ed io ci davamo del lei .
Poi un giorno m'hai chiesto di poterci dare del tu .
Certo, era giusto,
giusto e bello .
Ma adesso io vorrei chiederti di smettere .
Vorrei che tu ed io ci dessimo del la,
il la musicale intendo dire .
Sei capace di farlo ?

Non ho mai visto un oboe rivolgersi diversamente ad un'arpa
o un ottavino ad una gran cassa .
Dobbiamo darci del la
anche se ti sembra impossibile.....
come due strumenti che dialogano .











Il cielo ogni giorno



Ho guardato il cielo ogni giorno
Non ne rcordo uno in particolare
ma sono stati tutti belli
col sole o coi temporali .
Tutti son venuti a raccontarmi di loro
ed è da loro che ho imparato a raccontare .
I grandi cieli scrivono romanzi
gli uccelli scrivono poesie
la pioggia batte i suoi racconti,
ed ho provato anch'io ad esser uno di loro,
ho seguito il loro volo
non potendo essere azzurro
nè inabissarmi senza colpe dal cielo .

Scrivo una poesia allora........
ma perchè la scrivo ?
So benissimo che difficilmente verrà pubblicata e letta,
però la scrivo
e vorrei scriverne tante nella mia vita,
tante quante sono i battiti del cuore nel corpo delle creature più semplici,
un uccello.......
ad esempio .










La maturità poetica



La maturità poetica
si è raggiunta
nel momento in cui
capisci
finalmente
che nessuno pubblicherà
mai
una tua poesia .

Perchè la poesia vende poco
vende poco perchè fa schifo .

Il cuore di un poeta non è che la densa ombra
proiettata dal suo cervello .

Poi ci sono le poetesse
quelle che ti si attaccano addosso come un bemolle,
che continuano a girare per la città caotica
infilandosi un'automobile sotto il culo
non bastando mai un assorbente .

Questa
è la maturità poetica .










" Non basta l'amore "



Non basta l'amore ad amare .

Uno più uno fa molto meno di due :
questa è matematica della solitudine .

Mi siedo sullo zero .
La gallina che l'ha deposto
è ora diventata il brodo di questa vita .










Notte di giugno





La pioggia scende fitta
sembra tutto così dolce .
Ombre vaste e silenziose s'accumulano
altre hanno profili improvvisi di meduse venute a galla .

Dal folcklore lunare questo silenzio è sbarcato
e qui continua la sua danza .

Una coppia di vecchi amanti fa l'amore lungo il fiume .
I crocefissi appesi al collo si scontrano
cozzano senza gloria come spade ubriache .







Tour Eiffel




E chissà com'era il tuo amore
e com'eran calde le tue mani.

Chissà cosa volevi al posto mio
chissà cosa volevamo al mio posto.

Alla fine hai trovato qualcun altro,
lo hai conosciuto in cima alla Tour Eiffel :
avevate entrambi sbagliato strada
siete tornati giù assieme.

E chissà adesso che fine hai fatto
e com'è bella casa tua.

Chissà se si vede il mare ;
da certe case si vedono solo i pesci che nuotano
da altre solo barche sospese ;
da certe, tutto quello che si vede è fondale .

Chissà se mi pensi ancora ?








Un corpo perfetto



Cammina .

Crede d'avere un corpo perfetto,
ma non è così .

Lo squalo ha un corpo perfetto,
il cobra
l'iguana .

Ma la scienza ci prende in giro .
Non è la Terra a tenerci incollati qui .
Sono certe donne
la forza di gravità che espandono :
questo ci trattiene .

E lei è una di quelle .
Ma non ha un corpo perfetto .

L'impronta nella neve di un cervo spaventato
la è .








Amore



Amore
come fosse il centro di una parola in disuso da millenni .
Non se ne conosce il principio
non se ne conosce il seguito :
non esistono più .

Ci si interroga sul suo significato,
inutilmente .

Un amante t'abbandona subito in principio
o alla fine ,
e sempre resta quel frammento incompreso :

amore .









Dolce inesistente




La notte è dolce
ma le sue stelle non mettono radici nel cielo,
non germogliano, non fioriscono .

E' sterile quel cielo .
Un'onda di luce verrà domani a bagnarlo
ma ancora niente vi si risveglierà .









Donna




La pioggia che ha cessato di scendere ha lasciato un silenzio,
il sonno che m'assale ha le stesse origini,
la voglia che m'abbandona lo stesso destino .
Resta il mio corpo e il suo respiro che sale
che un giorno non troverà più spazio tra il silenzio,
e una sera di pioggia in più
e una donna in meno combaceranno,
si baceranno
sopra il mio corpo senza fiato .









La vita che non c'è



Nebbia ,
un'immensa nebbia ,
che la terra sembra il suo sedimento
come dicono faccia il buon vino .

Mani solcate da strisce fitte in ogni direzione,
pugni aperti
fossili primitivi
impronte di capelli trattenuti a lungo .
La vita che non c'è
la dolcezza che manca ;
persino il timore di aprire la finestra
per la paura che il paesaggio affluisca nella stanza come un mare
annegandomi .






Il terremoto
( filastrocca dissestata )




Questa sera ho udito un furgoncino
c'è la raccolta di pasta, riso e stracchino .
Tutto è previsto per domattina
dalle 9 alle 12, piazza Malaspina .

Giù in Abruzzo è pieno di morti
ora che stagione è di seminare gli orti .
La gente adesso vive nelle tende
gli inviamo tutto noi, se non s'offende .

Così appena sveglio uscirò a comperare
qualcosa di sostanzioso da mangiare .
Farina, cacao, zucchero e latte
e per la notte due belle ciabatte .

Il terremoto ha distrutto ogni cosa
se non appassisse invierei una rosa .
La gente piange, non ha più nulla,
i più ricchi dormono da parenti di Fanfulla .

I più poveri si guardano attorno
la notte fa freddo, fino a mezzogiorno .
Poi qualcuno, porta del vino ;
lo conoscono, era il loro odiato vicino .

Adesso tutti si vogliono bene
lo stesso dolore è nelle vene .
Ricostruiamo tutto, dicono i più audaci,
la vita continua, ma certe mogli dicon : taci .

L'aquila non vola più, stamattina i funerali
bambini che mai han contato dieci temporali .
Dura ricominciare, difficile amar la vita
qualcuno aveva gli anni di poche, magre dita .

E chiedersi dov'era Dio
mentre si dorme in una una Clio,
anche se il cielo non esita a mostrar le stelle
per chi non cede a simili bagatelle .









Torino e il mare

a Elettra Bianchi




A Torino oggi c'è il sole
e infondo a certi viali si vedono le Alpi
questi vecchi bernoccoli mai guariti
che venendo dalla campagna guardo con timore .

Sulle spiagge di tutti i mari si fanno castelli
mentre sulle terre che fronteggiano questi monti qualcuno iniziò Torino,
Torino
che ogni giorno
sotto l'onda delle ombre montane al tramonto
muore
proprio come quei castelli
che ogni giorno qualcuno giocando fa rivivere .








Igiene Montale




Guarda che facce !
Tutti matti
depressi
schizofrenici
paranoici
....
E i medici son quelli che hannno i musi peggiori .
Son seduto in sala d'attesa
un buco che sembra un sassolino
un sassolino entrato nella grande e comoda scarpa della normalità .

Leggo il libro che ho con me
una liturgia delle Ore .
Tutti pressati sopra due misere panche :
la grassona paonazza venuta per l'iniezione
la musulmana col volto bevuto dalle radici di un'espressione scomparsa
il settantenne senza un orecchio
il sacerdote che parla teneramente al cellulare con una donna
( poi esce e la investe di urla tremende )
la vecchia novantenne che si lamenta con l'impiegato di non riuscire a morire
la giovane ragazza che pare muta
il tizio col nasone ogni volta più grande
come se le due parti del volto premessero una verso l'altra
innalzando quel naso
come un Himalaya tra Pakistan e India !
E poi non so chi altro ci sia seduto .

Qui è tutto vecchio, cigolante, scollato, ingiallito .
Un quadro di Kandinski alla parete sembra quel che resta su un piatto
poco prima riempito di spaghetti alle vongole .
Una schifezza di dipinto in uno schifo di posto
tutti che aspettano di essere chiamati
di entrare nello studio psichiatrico
e guardare negli occhi quel pazzo che ha preso una laurea
o qualcuna di quelle dottoresse dall'aspetto spento
dai corpi che più che nutriti paiono concimati dal cibo scadente che ingoiano .

Ora è il turno del vecchio senza-orecchio
le spalle piene di osceni pezzetti di forfora bianca
come quei sassolini con cui Hansel nella fiaba marcava i sentieri
oppure son le bricioline di pane
quelle che i corvi della follia già gli divorano
rubandogli l'eterno ritorno in sè .